IMU – LOCAZIONE – RESIDENZA DELL’INQUILINO
COME OTTENERE LE DETRAZIONI
Il contratto di locazione abitativo con canone concordato è l’opzione più favorevole per ridurre al minimo la tassazione.
Optare per la cedolare secca permette la tassazione separata fissa del 10%. Eviti le aliquote IRPEF.
Ma parliamo di IMU
A Genova, per il 2019, l’IMU ordinario è pari a 1,06%.
Tutti i contratti a canone concordato (prima casa anni 3+2, transitorio, studenti universitari) “scontano” del 25% l’IMU ordinario.
Per i contratti prima casa anni 3+2 – con la residenza dell’inquilino nell’appartamento – l’aliquota è ulteriormente ridotta: dal 1,06% al 0,78%.
Il proprietario locatore deve essere certo di applicare e pagare l’IMU agevolato al 0,78% dal giorno in cui l’inquilino ha realmente trasferito la residenza.
Consigliamo di farsi rilasciare dall’inquilino una copia della richiesta di residenza.
Altrimenti il Comune incrocia i dati dell’anagrafe e se riscontra che la residenza non c’è ti chiede la differenza. Più interessi di mora e sanzioni.
Cosa deve fare l’inquilino per ottenere la residenza
1. Quali documenti portare all’ufficio anagrafe?
- Il modulo prestampato, compilato e sottoscritto dal proprietario locatore dove dichiara di avergli affittato l’appartamento. Deve includere gli estremi della registrazione del contratto all’agenzia delle entrate.
- La fotocopia del documento di identità del proprietario locatore
Non è necessario allegare una copia del contratto di locazione.
2. Quando si può richiedere la residenza?
Non appena l’inquilino ha il modulo prestampato sottoscritto dal proprietario.
MI spiego meglio: se oggi 10 giugno è stato firmato il contratto di affitto, anche se la decorrenza contrattuale è il 1° luglio, all’anagrafe non interessa: la residenza è efficace da oggi, 10 giugno.
Anche se al proprietario locatore interessa che lo sia dal 1° luglio.
3. E le verifiche da parte del Comune?
Entro 40 giorni un ispettore comunale effettua un sopralluogo per constatare se chi ha fatto la richiesta di cambio residenza abita davvero lì.
Se non trova nessuno in casa chiede ai vicini, controlla il nominativo sulla cassetta postale, al citofono e al campanello.
Se l’abitazione è un cantiere in corso, aperto per ristrutturazione, è palese che la casa non sia abitata! La residenza è revocata immediatamente.
Chi si vedesse respinta la richiesta di residenza ha 10 giorni di tempo dimostrare che non era presente nell’appartamento ma che lo abita.
“Se lavori dalla mattina alla sera non puoi mica stare a casa ad aspettare che arrivi l’ispettore!”
4. I controlli vengono fatti davvero?
Quasi.
Con gli stranieri e i provenienti da un Comune diverso SEMPRE. In caso di trasferimento all’interno dello stesso comune molto meno. Carenza di personale per le verifiche.
Non ci crederai, ma la maggior parte delle residenze sono fasulle. Per i più svariati motivi. Adesso si è pure aggiunto il reddito di cittadinanza!
5. E se successivamente l’inquilino trasferisce altrove la residenza?
Eh…. è un problema.
Spesso l’inquilino non avvisa il proprietario. Pur in buona fede.
Il proprietario inconsapevolmente continua ad applicare l’IMU ridotto allo 0.78% e dopo circa 2 anni il Comune scrive applicando differenza di aliquota (1,o6-0,78%), interessi di mora e sanzioni.
6. Il contratto abitativo senza residenza dell’inquilino è valido?
Si. L’efficacia legale del contratto di locazione non viene meno. La residenza non è obbligatoria.
fabio.burlando@acropoliimmobiliare.it
******************************