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Immobili ipotecati, un lento ritorno alla normalità

Il Rapporto Mutui Ipotecari 2018 da parte dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate rivela come nel corso dell’ultimo anno utile (2017) il numero di immobili ipotecati a garanzia dei mutui è stato pari a circa 917 mila unità, circa il 4% in più rispetto all’anno precedente, con la maggior parte di essi che è contenuta in atti prettamente residenziali, con una quota pari al 57,8%. Se a tale percentuale includiamo anche gli atti residenziali di tipo plurimo e di tipo residenziale misto, gli atti che contengono una residenziale sono più dell’80% del totale delle iscrizioni ipotecarie.

Per quanto riguarda gli altri immobili, le percentuali più elevate – intorno al 3% – sono riconducibili al settore terziario commerciale, e al misto non residenziale. Gli atti che invece contengono soli terreni sono pari al 4,6% del totale.

Il valore dei finanziamenti garantiti

Il valore monetario dei finanziamenti garantiti da ipoteche immobiliari nel corso del 2017 è stato pari a 93,5 miliardi di euro, con un incremento del 9,1% rispetto al 2016. La quota che discende da atti di mutuo con immobili residenziali (includendo in tale novero sia gli atti con immobili residenziali, che quelli residenziali plurimi e i misti residenziali) è pari poco più del 60%, quasi 57 miliardi di euro.

Per quanto concerne gli atti che contengono altri immobili, le tipologie produttive (5,1%), terziario commerciale (8,1%) e misto non residenziale (14,9%) pesano per oltre 26 miliari di euro. Gli atti con soli terreni ipotecati rappresentano invece il 7% del totale del capitale del debito, pari a 6,5 miliardi di euro.

La suddivisione per area geografica

L’analisi del Rapporto dell’OMI sugli immobili ipotecati prosegue poi nel dettaglio delle aree geografiche. Sulla base di ciò, emerge come il Nord Italia continui a rappresentare la macro zona di maggiore riferimento, con 531.440 immobili ipotecati nel 2017, con una variazione positiva del 3,5% su base annua e una quota di immobili ipotecati pari al 57,9%.

La macro zona che invece ha prodotto il balzo in avanti più importante è quello del Sud Italia, con un incremento del 7,1% al 19,6% del totale. Il Centro Italia porta invece in dote 195.284 immobili ipotecati, pari al 21,3% del totale, in aumento dell’1,4% rispetto all’anno precedente.

La quota residuale, pari a 11.085 unità immobiliari, è riconducibile alla “pluri area”, cioè a quegli immobili che sono riconducibili a più aree geografiche.

L’analisi per capitale di debito

Concludiamo infine con uno sguardo all’analisi territoriale per capitale di debito. Anche in questo caso è il Nord Italia la zona più rappresentativa, con 49,9 miliardi di euro, in aumento del 5,3% su base annua al 53,4% del totale.

La spinta tendenziale più importante è comunque quella del Centro Italia, con un incremento  del capitale di debito pari all’11,1%, a 19,8 miliardi di euro, il 21,2% del totale. Il Sud Italia chiude invece il 2017 con 16,6 miliardi di euro, in aumento dell’1,3% al 17,7%. La c.d. “pluri area” chiude invece l’anno a 7,1 miliardi di euro, o il 7,6% del totale del capitale di debito legato a immobili ipotecati.

Fabio Burlando

Sono un agente immobiliare poco incline alla mediazione e più sbilanciato ad affiancarti se mi scegli. Preferisci un alleato o uno che medi con la controparte? Dal 1986 Genova e immobili sono il mio territorio e il mio pane quotidiano. Un po' di esperienza, direi, l'ho maturata. Anche se ogni giorno scopro qualcosa di nuovo e lo metto a disposizione di chi mi sceglie come suo consulente.