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Mutui casa, cresce del 2,6% l’erogato complessivo

L’ultimo bollettino mensile dell’ABI conferma che nel mercato creditizio italiano è ancora in corso una positiva dinamica tendenziale sul totale dei prestiti alle famiglie e, in essi, sull’ammontare complessivo dei mutui, cresciuto del 2,6% a febbraio 2018 su base tendenziale, e spinto da una buona impennata da parte dei nuovi mutui. Una gradevole premessa per l’anno che si sta sviluppando, e che potrebbe rappresentare  un nuovo esercizio di consolidamento nel trend di ripresa dalle lunghe criticità.

Dai tassi bassi e dai redditi crescenti i principali contributi

Ribadendo un confortante dato quantitativo, l’ABI passa poi rapidamente in rassegna quali sono le principali determinanti che hanno condotto in crescita lo stock creditizio complessivo.

In questo senso, l’Associazione dei banchieri sottolinea prontamente come all’espansione dei mutui per l’acquisto di abitazioni abbiano contributo “la crescita del reddito, il permanere del basso livello dei tassi e le favorevoli prospettive del mercato immobiliare”. Un tris di favorevoli elementi di contribuzione che hanno ovviamente agito in maniera diversa sulle decisioni di indebitamento e di acquisto con mutuo da parte delle famiglie italiane, e che peraltro dovrebbe proseguire nel garantire un buon supporto anche nella restante parte d’anno, e oltre ancora.

In questo scenario, se dei tassi parleremo nel prossimo paragrafo, giova dedicare alcune parole alle altre due motivazioni di spinta (relativamente) propulsiva per il mercato creditizio tricolore, quali il miglioramento di reddito e mercato immobiliare. Effettivamente, salvo sorprese negative, entrambi gli ambiti dispongono di evidenti e ampi margini di ulteriore recupero. E se il primo appare essere protagonista di una ripresa più tentennante e faticosa, sono le stime sull’evoluzione del mattone tricolore a conferire una maggiore fiducia agli operatori, che guardano con particolare soddisfazione al ripreso interesse sia da parte di coloro che riconsiderano l’operazione di acquisto immobiliare come la più proficua per le proprie esigenze abitative, sia coloro che stanno pensando di mettere a frutto una parte del proprio patrimonio come investimento nel real estate.

Calano i tassi: 1,90% il dato medio di marzo

Riprendendo per qualche frangente il richiamo ai tassi bancari come elemento determinante del positivo sviluppo creditizio dei mutui casa, rammentiamo come le stime fornite dall’ABI ribadiscano come il tasso medio di un nuovo finanziamento per l’acquisto di abitazioni a marzo sia stato pari all’1,90%, mantenendosi pertanto per il quinto mese consecutivo sotto la soglia del 2%, e influenzando altresì positivamente il tasso medio ponderato applicato al totale stock dei mutui in essere (2,68%).

In una condizione di prevalenza di tassi fissi sulle nuove erogazioni, non sfugge osservare come siano proprio questi a mostrare qualche chiaro segnale di ripresa: l’IRS, il parametro di riferimenti per i mutui a tasso certo, continua a crescere in misura continuativa dallo scorso mese di dicembre, ed è ora pari all’1,04%, ben 21 bp in più rispetto alla fine del 2017. Troppo presto per poter pensare che il tasso medio sulle nuove erogazioni possa essere tangibilmente portato in rincaro, ma non certo per poter stimare che già nel corso del 2018 i tassi possano manifestare qualche anticipazione sull’inversione di tendenza che verrà.

Fabio Burlando

Sono un agente immobiliare poco incline alla mediazione e più sbilanciato ad affiancarti se mi scegli. Preferisci un alleato o uno che medi con la controparte? Dal 1986 Genova e immobili sono il mio territorio e il mio pane quotidiano. Un po' di esperienza, direi, l'ho maturata. Anche se ogni giorno scopro qualcosa di nuovo e lo metto a disposizione di chi mi sceglie come suo consulente.

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